Stefan Tell |
Era una gatta assai trita e non era
d'alcuno e vecchia aveva un suo gattino.
Ora una notte, su per il camino
s'ingolfava e rombava la bufera
trassemi all'uscio il suon d'una preghiera
e lei vidi e il suo figlio a lei vicino.
Mi spinse ella, in un dolce atto, il meschino
tra' piedi; e sparve nella notte nera.
Che notte nera, piena di dolore!
Pianti e singulti e risa pazze e tetri
urli portava dai deserti il vento.
E la pioggia cadea, vasto fragore,
sferzando i muri e scoppiettando ai vetri.
Facea le fusa il piccolo contento.
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